Il rebranding in 3 fasi
Per rebranding si intende la rivisitazione più o meno radicale del brand.
“Combinando a caso tra loro verità semplici, se ne deducono quelle più complicate”
(André-Marie Ampère)
I motivi che portano un’azienda a cambiare vesti, in maniera più o meno profonda, possono essere molteplici.
Sicuramente non è mai una decisione presa a cuor leggero perché il rebranding porta con sé dei rischi.
Questo percorso, composto da 3 fasi, tende a semplificare i processi tecnicamente molto complessi, non dimentichiamoci poi che quando si parla di immagine arriva la soggettività dell’individuo e quindi non ci sono sempre dei percorsi logici, ma si entra nella sfera delle sensazioni e delle percezioni che in quanto tali sempre diverse e con nessuna apparente regola scritta.
Fase 1: Research
L’obiettivo di questa ricerca è individuare dei possibili approcci creativi e delle direzioni stilistiche e di immagine visiva da esplorare nelle fasi successive di design.
È da considerarsi una raccolta di spunti e proposte di concept iniziali da poter integrare poi nella brand identity del cliente, per andarne a costituire il carattere distintivo e unico.
La ricerca è presentata sotto forma di visual moodboard proprio per andare a esplorare quelli che possono essere dei possibili risultati visivi, in linea con la visione e i valori caratterizzanti del brand.
Fase 2: Logo Options
Sulla base delle indicazioni e delle scelte che il cliente ha compiuto nella prima fase, possiamo andare a ideare e costruire le prime proposte, che possono essere semplici restyling che noi chiamiamo “Marketing Aestethics”, quindi un cambiamento di natura superficiale sostanzialmente apportato solo a componenti estetiche – come i colori, il lettering o il logo – della marca.
Oppure un vero e proprio “Positioning”, un cambiamento più profondo, che investa la formula di valore e il posizionamento competitivo.
In ragione di queste due condizioni, considerate assieme, il rebranding può assumere rango minimalista – quindi rebranding evolutivo – o universale, e parliamo allora di rebranding rivoluzionario.
Fase 3: Il Brand Book
La Visual Identity è data da un incontro di diverse componenti studiate per differenziare la personalità della marca del cliente rispetto a quella dei competitor sul mercato.
Una Brand Identity coerente, riconoscibile e univoca esprime l’immagine che l’azienda vuol dare di sé a clienti e stakeholder, trasferendone i valori e consolidandone il posizionamento.
Il Brand Book faciliterà il lavoro creativo degli esperti di comunicazione che collaborano con l’azienda, guidandoli grazie alla definizione di canoni per il trattamento della Visual Identity e alla condivisione di alcuni strumenti utili e già disponibili.
Il documento finale, chiamato appunto Brand Book si compone dei seguenti argomenti trattati in modo tecnico e visuale:
Logo
Colours
Typography
Illustrations
Photography
Applications