Autorevolezza e Autorità: fondamenti della leadership aziendale

Nel mondo aziendale, due concetti spesso intrecciati ma fondamentalmente diversi sono quelli di autorevolezza e autorità.

Mentre l’autorità si basa sulla posizione gerarchica e formale di un individuo all’interno di un’organizzazione, l’autorevolezza è guadagnata attraverso competenza, rispetto e influenza personale.

Questi due elementi possono avere un impatto significativo sulle dinamiche aziendali e sul successo complessivo di un’organizzazione.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio la distinzione tra autorevolezza e autorità, le sfide che i manager meno esperti possono affrontare, e le strategie per sviluppare e mantenere entrambe all’interno delle organizzazioni aziendali. 

Autorevolezza vs Autorità: una distinzione cruciale

La distinzione tra autorevolezza e autorità è fondamentale per comprendere le dinamiche all’interno delle organizzazioni aziendali. Mentre l’autorità è spesso associata alla posizione gerarchica e al potere formale conferito da ruoli e titoli, l’autorevolezza è una forma più sottile e influente di influenza basata sulla competenza, il rispetto e la fiducia guadagnata.

L’autorità deriva dall’alto, imposta dall’organizzazione stessa attraverso struttura gerarchica e procedure formali.
È il potere conferito a un individuo per prendere decisioni, impartire ordini e guidare il lavoro degli altri.
Tuttavia, l’autorità può essere limitata e inefficace se non è supportata dall’autorevolezza.

L’autorevolezza, d’altra parte, è guadagnata personalmente attraverso competenza, esperienza, integrità e capacità di comunicare in modo convincente le proprie idee e opinioni.
È il rispetto e l’influenza che una persona ha sulle altre a causa della sua reputazione e credibilità.
L’autorevolezza è spesso più potente dell’autorità formale, poiché si basa sulla fiducia e sul rispetto reciproco piuttosto che sulle regole e sui regolamenti.

Capire la differenza tra autorevolezza e autorità è essenziale per i leader e i manager che desiderano avere un impatto significativo sulle persone e sulle performance dell’organizzazione.

Mentre l’autorità può essere imposta dall’alto, l’autorevolezza deve essere guadagnata personalmente ed è spesso più difficile da ottenere ma anche più durevole e potente nel lungo termine.

autorevolezza e autorità

Il dilemma dei manager non esperti

Una delle sfide più comuni all’interno delle organizzazioni è rappresentata dai manager meno esperti che si trovano a dover gestire team e risorse senza avere la necessaria competenza e autorevolezza.
Questi manager possono essere stati promossi per merito di anzianità o per altre ragioni non necessariamente legate alle loro capacità di leadership e gestione.

Il problema si presenta quando questi manager si trovano a dover esercitare autorità su persone che potrebbero essere più esperte di loro nel campo specifico di competenza.
In queste situazioni, l’autorità formale del manager potrebbe non essere rispettata o riconosciuta dai membri del team, che potrebbero invece rivolgersi ad altri colleghi più autorevoli per ottenere orientamento e supporto.

Il risultato è una mancanza di coesione e direzione all’interno del team, con conflitti potenziali tra il manager e i membri del team che potrebbero mettere a rischio il successo del progetto o dell’intera organizzazione.
I manager meno esperti possono sentirsi frustrati e impotenti di fronte a questa situazione, cercando di esercitare il loro potere formale senza avere la necessaria autorevolezza per farlo in modo efficace.

Per affrontare questo dilemma, i manager devono concentrarsi sulla costruzione dell’autorevolezza personale attraverso l’acquisizione di competenze, l’esperienza sul campo e lo sviluppo di relazioni positive con i membri del team.
Devono dimostrare fiducia, integrità e capacità di leadership per guadagnare il rispetto e la fiducia dei loro colleghi, anche se potrebbero non essere i più esperti nel campo specifico.

Quando l’autorevolezza prevale sull’autorità

In molte occasioni, ci troviamo di fronte a situazioni in cui l’autorevolezza di un individuo supera la sua autorità formale all’interno di un’organizzazione.
Questo fenomeno è evidente quando persone con una grande influenza sulle decisioni e sulle dinamiche di gruppo non detengono necessariamente una posizione gerarchica di comando.

Un esempio classico è rappresentato dalle figure dei mentori o dei leader informali all’interno di un team.
Anche se non hanno un ruolo di manager ufficiale, la loro autorevolezza e competenza nel settore possono far sì che gli altri membri del team li considerino punti di riferimento e si rivolgano a loro per consigli e orientamento.

In altre situazioni, l’autorevolezza può derivare dall’esperienza o dalle competenze tecniche di un individuo, che lo rendono una risorsa preziosa per il team anche se non ha una posizione di autorità formale.
Questi individui possono essere visti come leader naturali dai loro colleghi, e la loro opinione può avere un peso significativo nelle decisioni di gruppo.

L’importanza di queste figure non può essere sottovalutata, poiché contribuiscono alla coesione del team, alla condivisione delle conoscenze e alla risoluzione dei problemi.
Tuttavia, è importante che queste figure lavorino in armonia con i manager e rispettino le dinamiche gerarchiche dell’organizzazione, evitando conflitti di competenza o ruolo.

La confusione tra autorità e autorevolezza

Una delle sfide più comuni nelle organizzazioni è la confusione tra autorità formale e autorevolezza.
Questo accade quando le persone assumono un ruolo di comando basato esclusivamente sulla loro posizione gerarchica, trascurando l’importanza di guadagnarsi il rispetto e la fiducia dei colleghi attraverso autorevolezza e competenza.

Questa confusione può portare a una serie di problemi, tra cui la mancanza di rispetto da parte dei dipendenti verso i loro superiori, il rifiuto delle direttive aziendali e una generale mancanza di coesione e collaborazione all’interno del team.
In alcuni casi, può persino portare alla ribellione aperta da parte dei dipendenti, che non riconoscono l’autorità dei loro superiori e agiscono di conseguenza.

Un’altra conseguenza negativa di questa confusione è la perdita di fiducia e rispetto all’interno dell’organizzazione.
Se i dipendenti percepiscono che le decisioni vengono prese unicamente in base al grado di autorità anziché alla competenza e all’autorevolezza, è probabile che si crei un clima di sfiducia e dissenso.

Per affrontare questo problema, è fondamentale che i leader e i manager dimostrino autorevolezza attraverso le proprie azioni e il proprio comportamento.
Questo significa essere aperti al dialogo e alla collaborazione, ascoltare le opinioni dei dipendenti e prendere decisioni basate sulla conoscenza e sull’esperienza anziché sulla pura autorità formale.

Strategie per sviluppare autorevolezza e autorità

Sviluppare autorevolezza e autorità all’interno di un’organizzazione richiede un approccio strategico e mirato.
Ecco alcune strategie pratiche che i leader e i manager possono adottare per coltivare queste qualità:

  1. Investire nell’autoconsapevolezza: È fondamentale che i leader conoscano le proprie forze e debolezze e lavorino costantemente per migliorarsi. Questo permette loro di esercitare autorevolezza in modo autentico e credibile.

  2. Comunicare in modo chiaro e assertivo: La comunicazione è essenziale per stabilire autorevolezza e autorità.
    I leader dovrebbero comunicare in modo chiaro e assertivo, esprimendo le proprie opinioni con fiducia e coerenza.

  3. Essere coerenti nei comportamenti: I leader devono essere coerenti nei loro comportamenti e nelle loro azioni.
    Questo significa essere affidabili e prevedibili, e agire sempre in linea con i valori e i principi dell’organizzazione.

  4. Ascoltare attivamente: Ascoltare attivamente i dipendenti e prendere in considerazione le loro opinioni e preoccupazioni è fondamentale per guadagnarsi il loro rispetto e fiducia.

  5. Riconoscere il merito: Riconoscere e premiare i risultati e le buone performance dei dipendenti è un modo efficace per motivarli e guadagnarsi il loro rispetto.

  6. Essere aperti al cambiamento: I leader dovrebbero essere aperti al cambiamento e disposti a adattarsi alle nuove circostanze e sfide. Questo dimostra flessibilità e adattabilità, due qualità che sono essenziali per esercitare autorevolezza e autorità in modo efficace.

  7. Promuovere la trasparenza: Promuovere la trasparenza e l’apertura all’interno dell’organizzazione è un modo per costruire fiducia e rispetto tra i dipendenti e i leader.

Ecco 10 indizi che possono suggerire che un capo sia solo autoritario e non autorevole

  1. Manca di ascolto e rispetto: Ignora sistematicamente le opinioni e le prospettive dei suoi dipendenti, temendo che idee migliori possano minare la sua posizione di potere.

  2. Disprezza i fatti: Le sue decisioni non sono basate su dati concreti o informazioni affidabili, ma piuttosto su impulsività e pregiudizi personali.

  3. Crea un clima di paura e sfiducia: I membri del team non si sentono al sicuro o rispettati, vivendo nell’ansia di essere emarginati per qualsiasi critica o disaccordo.

  4. Sopprime la voce dei dipendenti: Non tollera alcuna forma di dissenso o critica e reprime chi mette in discussione le sue decisioni o la sua leadership.

  5. Usa manipolazioni per imporsi: Ricorre a tattiche manipolatorie e ingannevoli per consolidare il suo potere, sfruttando la vulnerabilità emotiva e professionale dei suoi dipendenti.

  6. Si atteggia a salvatore supremo: Si presenta come l’unico salvatore dell’azienda, rifiutando qualsiasi forma di collaborazione o consulenza esterna che possa minacciare la sua autorità.

  7. Mostra un narcisismo patologico: La sua leadership è caratterizzata da un narcisismo estremo, alimentato dall’ego e dalla necessità costante di gratificazione e ammirazione.

  8. Coltiva un clima di competizione distruttiva: Favorisce la rivalità e la competizione distruttiva tra i membri del team, anziché promuovere la collaborazione e la solidarietà.

  9. Inculca paura del fallimento: Usa la paura del fallimento e delle conseguenti punizioni per mantenere il controllo sui suoi dipendenti, impedendo loro di sperimentare e di imparare dagli errori.

  10. Si circonda di yes-man: Preferisce circondarsi di individui passivi e sottomessi, che non mettono in discussione la sua leadership e accettano acriticamente le sue decisioni.

Ecco 10 indizi per individuare un leader autorevole che mette in soggezione il capo autoritario:

  1. Emana un’aura di rispetto: Il leader autorevole è rispettato non per il timore, ma per le sue competenze e la sua integrità, una qualità che contrasta nettamente con il capo autoritario, il quale ispira più paura che rispetto.

  2. Promuove la collaborazione: Mentre il capo autoritario impone la propria volontà senza ascoltare gli altri, il leader autorevole favorisce la collaborazione e il coinvolgimento attivo di tutto il team nel processo decisionale.

  3. Comunica in modo aperto e trasparente: A differenza del capo autoritario, il leader autorevole comunica in modo aperto e trasparente, incoraggiando il dialogo e accogliendo le opinioni diverse senza timore di essere contraddetto.

  4. Gestisce con empatia e umiltà: Mentre il capo autoritario usa spesso metodi coercitivi e intimidatori, il leader autorevole si distingue per la sua empatia e umiltà, ascoltando attivamente e considerando i bisogni e le preoccupazioni del team.

  5. Crea un clima di fiducia e sicurezza: Mentre il capo autoritario suscita paura e ansia, il leader autorevole crea un clima di fiducia e sicurezza, incoraggiando l’espressione libera delle idee e il feedback costruttivo.

  6. Valorizza la diversità di pensiero: Mentre il capo autoritario tende a imporre le proprie idee senza considerare le opinioni altrui, il leader autorevole valorizza la diversità di pensiero e promuove un ambiente inclusivo in cui ogni voce è ascoltata e rispettata.

  7. Assume la responsabilità e impara dagli errori: Mentre il capo autoritario cerca di scaricare le responsabilità sugli altri, il leader autorevole si assume la responsabilità delle proprie azioni e decisioni, imparando dagli errori e guidando il team con integrità e umiltà.

  8. Ispirazione e motivazione: Mentre il capo autoritario usa spesso la coercizione e le minacce per ottenere risultati, il leader autorevole ispira e motiva il team attraverso il proprio esempio e la visione condivisa, incoraggiando il miglioramento continuo e l’eccellenza.

  9. Conduzione per esempio: Mentre il capo autoritario si atteggia a modello da seguire solo per il proprio tornaconto, il leader autorevole guida con l’esempio, dimostrando coerenza tra parole e azioni e ispirando il rispetto e l’ammirazione del team.

  10. Coltiva un clima di crescita e sviluppo: Mentre il capo autoritario mira a mantenere il proprio potere e controllo, il leader autorevole si impegna per lo sviluppo e il benessere del team, creando opportunità di apprendimento e crescita professionale per tutti.

Riconoscere il capo autoritario e schierarsi con i manager autorevoli

In conclusione, riuscire a riconoscere un capo autoritario è essenziale per garantire un ambiente di lavoro sano e produttivo.
I capi autoritari possono danneggiare la morale del team, ridurre la produttività e minare la fiducia e il rispetto reciproco.
È fondamentale quindi saper identificare i segnali di un comportamento autoritario e agire di conseguenza.

D’altra parte, è altrettanto importante schierarsi con i manager autorevoli, coloro che guidano con empatia, integrità e rispetto per gli altri.
I manager autorevoli sono fondamentali per la creazione di un clima di fiducia e collaborazione, in cui ogni membro del team si sente valorizzato e motivato a dare il meglio di sé.

Prendere posizione a favore dei manager autorevoli e contro i comportamenti autoritari può contribuire a promuovere una cultura aziendale basata sulla fiducia, la collaborazione e il rispetto reciproco.

In ultima analisi, questo non solo migliora il benessere del team, ma può anche portare a una maggiore produttività e successo aziendale nel lungo termine.


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