Google Analytics 4: è il momento di migrare da GA3

Google Analytics 4: il momento di migrare è adesso

Sappiamo quanto è importante poter contare sui dati per qualsiasi business online: raccogliere e avere a disposizione dei numeri affidabili da analizzare permette infatti di ottenere informazioni preziose per conoscere comportamenti, tendenze e per prendere decisioni indispensabili per la crescita di un’attività.

Google Analytics è, in questo senso, lo strumento che negli ultimi 15 anni ha affiancato e semplificato il lavoro di data analysis per tantissimi siti web, permettendo di monitorare gli utenti visitatori e di avere statistiche utili ad agire in maniera strategica.

Da marzo 2022 Google ha annunciato che l’attuale versione di Analytics, anche nota come Universal Analytics o GA3, sarà dismessa e sostituita da Google Analytics 4. Se ne parla già da molti mesi dunque, e la data che tutti dovrebbero aver già segnato sul calendario è il 1 luglio 2023, fonte: support.google.com/analytics

Cosa significa che Analytics viene dismesso? Che dal 1 luglio 2023 Universal Analytics smetterà di raccogliere dati ed elaborare nuove statistiche. Le proprietà esistenti saranno ancora disponibili, così come i dati storici, per almeno 6 mesi, periodo durante il quale è consigliabile esportare i dati storici, successivamente il servizio sarà deprecato (anche se su quest’ultimo aspetto Google non ha ancora dichiarato quando).

Ecco perché, se fino a questo momento si è rimasti a guardare, è arrivato il momento di pianificare il passaggio da GA3 a GA4 e farlo il prima possibile.

google analytics 4

Perché è importante passare da GA3 a GA4 oggi

Chi gestisce siti o campagne di marketing online sa che nei processi data driven l’attesa può far perdere delle opportunità, se questo argomento ti interessa ti suggeriamo di leggere questo nostro articolo sul tema.

Nel caso di Analytics la questione più urgente da affrontare è sicuramente quella per cui GA4 non consente di importare i dati storici di Universal Analytics. Di conseguenza, per non trovarsi il 1 luglio 2023 senza un archivio delle statistiche e quindi come se si cominciasse da zero, è molto utile avviare subito questo processo di migrazione.

Per molti, infatti, l’effettiva data di scadenza del servizio di Analytics tradizionale è stata il 1 Luglio 2022, ossia un anno prima rispetto a quella ufficiale.

Questo perché, generalmente, la valutazione sul rendimento di un sito web, di un e-commerce o di una campagna di advertising viene effettuata su base annuale (Year-over-year (YOY) analysis).

A questo punto, anche se si è persa l’opportunità di avere un anno di dati storici allineati in GA4, è preferibile attivare quanto prima la nuova proprietà in modo da avere più dati possibili e prendere confidenza con la piattaforma fino alla sospensione del servizio di GA3.

Cos’è Google Analytics 4, vantaggi e differenze con GA3

Google Analytics 4 sta prendendo il posto di Universal Analytics (GA3) e lo sostituirà definitivamente perché l’attuale metodo di tracciamento e il modello di dati raccolti da GA3 si basa su una concezione di navigazione che non è più attuale rispetto al modo in cui oggi gli utenti navigano il web: attraverso più dispositivi, in diversi momenti e con percorsi meno lineari.

La differenza più rilevante tra Universal Analytics e GA4 è che il data model cambia completamente.

GA3 basa il suo sistema di tracciamento sui cookie che, salvati sul computer dell’utente, permettono di conoscere il comportamento a livello di sessione, ovvero un periodo limitato in cui si svolge l’attività di un utente sul sito e in cui viene misurata la sua durata, le pagine visualizzate, la frequenza di rimbalzo e altre azioni più complesse.

GA4 rivoluziona il concetto di tracciamento e utilizza un modello di dati che raccoglie data stream da più fonti (sito web, app) basandosi sugli eventi: ogni azione che un utente compie viene considerata un evento e registrata per avere una visione più completa del suo comportamento, slegandosi dalla sessione. Ogni evento è come un prisma perché, attraverso le proprietà definite e associate a ciascuno in modo personalizzato, è possibile indagare approfonditamente tutte le azioni compiute.

Tutto questo viene fatto mettendo al primo posto la privacy dei dati, in linea con uno scenario online dove normative come GDPR e il blocco della raccolta dei cookie di terze parti stanno ridisegnando le strategie di misurazione.

A questo proposito ricordiamo che lo scorso 9 giugno 2022 il Garante della Privacy italiano si è espresso proprio riguardo l’implementazione di GA3 e il trasferimento dei dati raccolti fuori dal territorio europeo, in violazione del GDPR. Per questo il passaggio a GA4 deve essere una priorità assoluta anche per rendere i tracciamenti conformi alle norme GDPR, con le giuste configurazioni. 

GA4 dunque definisce nuovi standard e metodi di visualizzazione dei dati, elimina metriche e report non più utili o facilmente manipolabili e semplifica il modo di gestire le conversioni, dismettendo i vecchi obiettivi legati a un ambito di sessione e permettendo una maggiore flessibilità del modello di attribuzione.

Oltre a questo, tra i vantaggi più interessanti di GA4 rispetto al futuro vi è l’utilizzo del machine learning e l’integrazione nativa con servizi come Big Query, Search Console, Google Merchant. Questo permette di automatizzare i processi di misurazione e di sfruttare il data warehousing per analisi avanzate.

Prepararsi alla migrazione

Per gestire al meglio il passaggio da Google Analytics tradizionale alla versione 4, il primo aspetto da tenere in considerazione è il cambiamento radicale del data model che richiede un cambio significativo di mentalità e approccio nel processo di analisi dei dati.

Non è possibile paragonare dati e metriche di GA3 e GA4, per questo è importante investire in un percorso di trasformazione digitale dedicato alla data analysis. Passare da un data model session centric a event centric vuol dire implementare nuovi metodi di interpretazione del dato e produzione della reportistica e in questo può essere fondamentale creare un (nuovo) piano di misurazione che traduca gli obiettivi di business in metriche e dimensioni misurabili con la nuova piattaforma, traducendo quelli utilizzati fino a questo momento.

Questa è un’occasione molto utile per rivalutare non solo l’approccio generale alla misurazione, ma anche per sviluppare nuovi requisiti e KPI e per riallinearsi con gli stakeholder. Accanto a ciò, è fondamentale investire nella formazione delle varie figure aziendali in gioco per acquisire tutte le competenze necessarie su GA4.

Per questo è bene cominciare subito, acquisire familiarità con la nuova piattaforma e la giusta consapevolezza prima di dedicarsi alle azioni pratiche per realizzare la transizione tra le due versioni.

Il nostro consiglio, in alternativa, è quello di affidare la delicata fase di upgrade a dei professionisti che possano tenere sotto controllo i vari aspetti, evitando i problemi comuni e guidando nella migrazione per mantenere la continuità del dato e migliorarne l’analisi.

Checklist per passare da GA3 a GA4

Per chi desidera intraprendere questo passaggio in autonomia, è possibile seguire la checklist operativa con i passaggi essenziali pubblicata nella documentazione ufficiale di Google a questo link support.google.com/analytics/answer

In sintesi occorre:

  • Verificare la struttura e le configurazioni della proprietà standard Google Analytics per ri-organizzare l’account di GA4, convertire le metriche tradizionali e identificare le funzionalità che possono essere migrate (ad esempio gli obiettivi, che verranno tradotti in eventi di conversione)
  • Realizzare un measurement plan per una mappatura di eventi e metriche personalizzate e per riprogettare logiche di analisi e scopi dei tracciamenti
    Queste due fasi risultano particolarmente delicate per la migrazione di e-commerce e siti web con strutture molto complesse.
  • Effettuare il backup dei dati per mantenere uno storico dei report: possono essere scaricati in diversi formati, CSV, Excel (XLSX), Fogli Google, PDF oppure utilizzando le API di Google Analytics
  • Configurare una proprietà Google Analytics 4 (GA4) eventualmente insieme alla proprietà Universal Analytics già esistente, che continuerà a raccogliere dati fino al 1 Luglio 2023
  • Valutare configurazioni avanzate necessarie

A questo punto non resta che entrare nel nuovo mondo di GA4 e iniziare a conoscerne le nuove funzionalità e le grandi opportunità che offre per un significativo passo nel futuro della data analytics.

 

Aggiornamento del 14.02

Aggiornamenti sulla configurazione automatica di GA4

All’avvicinarsi del termine del servizio di Universal Analytics, nel corso del mese di febbraio 2023, Google ha iniziato a inviare una comunicazione che annuncia “A breve configureremo Google Analytics 4 per te” (nella versione inglese “We’ll soon configure Google Analytics 4 for you”).

La novità comunicata via email è che, a partire da marzo, per qualsiasi cliente che non attiva una proprietà GA4 con impostazioni di base, Google ne configurerà una con alcune impostazioni di base coerenti con la proprietà Universal Analytics esistente; ciò include determinati eventi di conversione, collegamenti a Google Ads, gtag o analytics.js tag esistenti.

Se apparentemente può sembrare una buona notizia, è in realtà sconsigliato lasciare che il passaggio e la configurazione della nuova proprietà GA4 avvenga in automatico, anche nel caso in cui l’uso che è stato fatto fino a questo momento di GA3 sia stato scarso o poco strutturato.

Questo perché, come abbiamo detto, le due versioni di Analytics sono molto diverse e, nonostante le migliori intenzioni di Google, il rischio è di trovarsi con un corpo di dati incompleto e un setup non corretto o che potrebbe non soddisfare le esigenze specifiche.

Cosa accade nel passaggio automatico a GA4

Tutte le proprietà Universal Analytics standard che hanno ricevuto hit negli ultimi 12 mesi sono idonee per il passaggio automatico.

Una volta completata la migrazione automatica sarà possibile accedere alla proprietà e si potrà aprire un assistente alla configurazione con cui si verrà guidati attraverso funzioni e impostazioni aggiuntive da configurare. 

La cosa più importante da tenere presente è che con questa migrazione automatica i dati storici di Universal Analytics NON verranno trasferiti automaticamente in GA4, ma saranno disponibili in consultazione per almeno 6 mesi nella vecchia proprietà UA

Data stream: la proprietà GA4 avrà la stessa categoria di settore, fuso orario dei rapporti e valuta della vista predefinita della proprietà UA, stesso nome con “GA4” aggiunto alla fine e un nuovo flusso di dati.

Utenti: scompariranno le viste e quindi gli utenti con permessi di sola visualizzazione associati, saranno trasferiti solo gli utenti con permessi di proprietà e account.

Tag di tracciamento: il tag gtag.js di UA sarà usato anche da GA4, così come il tag analytics.js anche se inserito con sistemi come Google Tag Manager. Non tutti i clienti sono idonei per il riutilizzo del tag e in quel caso dovranno inserirlo manualmente di nuovo

Eventi: gli eventi personalizzati saranno migrati. I valori di categoria/azione/etichetta vengono tradotti automaticamente in eventi e parametri di Google Analytics 4, in particolare l’azione evento diventa un nome evento, mentre categoria, etichetta e  valore dell’evento diventano parametri. Saranno inoltre create le dimensioni personalizzate per visualizzare i dati nei rapporti.

Obiettivi: in automatico verranno migrati gli obiettivi di tipo destinazione, evento, pagine/schermate per sessione e durata; gli obiettivi intelligenti non sono idonei per la migrazione automatica

Segmenti di pubblico: la maggior parte sono idonei per la migrazione automatica.

Google ADS: tutti i link Google Ads idonei verranno copiati e sarà possibile come prima gestire i dati di Ads nei rapporti GA4. 

Come disattivare il passaggio automatico a GA4

Per evitare che Google crei la proprietà GA4 in automatico, entro il 28 febbraio è possibile disattivarla seguendo le istruzioni di Opt-out a questo link (https://support.google.com/analytics/answer/12938611)

Questo termine è prolungato di un mese nel caso in cui la proprietà utilizzi funzionalità avanzate come obiettivi, segmenti di pubblico e collegamenti a Google Ads.

Se è già stata creata una proprietà GA4 ed è già stata avviata la migrazione ma non è stata completata la configurazione, le proprietà sono idonee per essere integrate in automatico con tutte le impostazioni aggiuntive.
Anche in questo caso, se non si desiderano modifiche automatiche, vanno disattivate in maniera proattiva.

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